venerdì 17 aprile 2009

"Integrazione"..esistono Paesi da imitare?



Ciao a tutti oggi parleremo di un argomento molto interessante cioè se esistono Paesi nel globo da usare come modello tipo per riuscire ad integrare e far integrare le nuove culture presenti in Italia.
Diciamo che esistono due Paesi simbolo per l'integrazione, famosi a livello modiale, questi sono gli USA e l'Australia.
Non sarete stupiti di questo poichè quest'ultimi infatti sono classici paesi di immigrazione, ma a questo punto insorge una domanda:-"Non esistono modelli europei?"-. Esiste un grande modello europeo e cioè la Germania, infatti dal boom economico del dopoguerra degli anni cinquanta la produzione tedesca dipende dagli immigrati dell’occupazione. In Germania vivono oltre sette milioni di stranieri, quasi il 9% della popolazione. A questi si aggiungono circa 1,5 milioni di persone straniere di origine e circa 4,5 milioni di «Aussiedler»(ersone di origine tedesca residenti da molte generazioni nei paesi dell’ex Unione Sovietica, in Romania e in Polonia e tornate in Germania). Complessivamente in Germania vivono circa 15 milioni di persone con una biografia di immigrazione e secondo l’Ufficio Statistico Federale ne fanno parte tra gli altri anche stranieri naturalizzati nonché persone con un genitore straniero. Le persone di origine turca sono, con circa 1,7 milioni e sono il gruppo più numeroso, al secondo posto vengono gli italiani (540000). Negli ultimi decenni sono stati fatti dei progressi nel campo dell’integrazione degli immigrati, è più semplice ottenere legalmente la cittadinanza tedesca, i contatti tra immigrati e tedeschi sono diventati più intensi ed è aumentata l’accettazione delle molte etnie culturali. Inoltre, con la nuova Legge sull’immigrazione c’è per la prima volta un nuovo complesso di norme che tiene conto di tutti gli aspetti dell’immigrazione. Augurandomi che anche in Italia si creino cambiamenti per quanto riguarda le leggi sull'immigrazione mando un saluto a tutti e scrivetemi...peace.

martedì 14 aprile 2009

Quali sono le conseguenze negative dell'immigrazione?




Ciao a tutti, riprendiamo il discorso già iniziato e quindi spieghiamo quanti e quali sono gli elementi negativi dell'immigrazione. Gli elementi negativi principali sono tre, il primo è la criminalità, infatti come viene affermato anche nella 18.a edizione del “Dossier Statistico Immigrazione 2008” Caritas/Migrantes, l'immigrazione porta in Italia le cosidette “mele marce” delle diverse collettività immigrate e la criminalità organizzata straniera, che sta prendendo piede anche in collaborazione con le organizzazioni malavitose locali. Ricordo ai gentili lettori che "oltre la beffa c'è anche il danno" poichè, tutte le azioni repressive atte a fermare questa ondata di crimine sono a spese di tutti i contribuenti(anche degli stranieri regolari). Per correttezza vorrei ricordare che anche gli italiani commettono crimini ma, il numero di detenuti stranieri nelle carceri italiane cresce di continuo. Nel 2007, su 94.000 "nuovi ingressi" più di 45.000 erano di stranieri: quasi la metà. Provenienti da 140 Paesi diversi. In maggioranza, com’è agevole immaginare, extracomunitari (in gran parte di un pugno di Stati nord-africani), solo al Sud Italia non ci sono immigrati nelle carceri. Ma proprio questo è un dato considerato di grande interesse per chi lavora alla gestione delle prigioni: se nel Meridione i detenuti sono quasi tutti "locali", al Nord gli stranieri hanno da tempo superato la maggioranza, raggiungendo punte che arrivano al 70 ma anche all’85%, com’è accaduto a Milano dove i non italiani rappresentano ormai la quasi totalità dei "nuovi ingressi".La statistica demografica carceraria disegna dunque un Paese diviso in due cioè, una maggioranza di stranieri al Nord e di italiani al Sud. È una situazione monitorata ed elaborata di continuo dal Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, e alcune relazioni sono già sul tavolo del neo-ministro della Giustizia. A due anni dall’indulto che liberò oltre un terzo dei detenuti, arrivati alla punta massima di 60.710 a fronte di 43.000 posti "regolari", la situazione si sta velocemente riavvicinando a quel record. Secondo dati diffusi pochi giorni fa dal Sappe, principale sindacato della polizia penitenziaria, i carcerati al 31 luglio 2008 erano risaliti a quota 55.250. Le stime del Dap valutano la crescita media a un ritmo di 800 detenuti al mese. Il secondo elemento è il lavoro, infatti noi Italiani ci lamentiamo tanto della crisi economica ma, i posti di lavoro che occupano gli immigrati potrebbero essere occupati da italiani(se solo lo volessero). Il terzo elemento negativo è il costo per noi contribuenti che hanno gli immigrati che ogni giorno arrivano con mezzi di fortuna in Italia perchè non si mantengono da soli. Io se fossi in voi farei un pensierino anche sugli elementi negativi e per concludere vi invito nuovamente a commentare.. peace!

domenica 12 aprile 2009

Immigrati in Italia, "cosa buona e giusta?"

Ciao a tutti, oggi affronteremo un argomento molto interessante, cioè "l'immigrazione di cittadini stranieri in Italia è positiva, negativa o entrambe le cose?", cerchiamo di approfondire questo argomento tutti insieme partendo per oggi dagli elementi positivi dividendoli nei 3 principali fattori che gli costituiscono, spero solo di non usare termini pesanti come il mio stomaco dopo il pranzo di Pasqua(qui dovreste ridere).
Allora di elementi positivi che grazie agli immigrati regolari si sono verificati negli ultimi anni in Italia ce ne sono molti il primo è la manodopera, infatti gli immigrati regolari rispondono al fabbisogno di manodopera che molte imprese italiane hanno in tutti quei settori dove si fà fatica a trovare personale, infatti il 23 gennaio a Roma il presidente della Cna Ivan Malavasi durante un convegno dedicato a immigrazione e imprese ha detto: - "Per favorire la crescente necessità di manodopera le imprese italiane hanno bisogno di nuovi lavoratori immigrati, verso i quali bisogna svolgere una volta per tutte una migliore politica dell'integrazione, senza ideologismi di sorta"-. Infatti con queste sue parole si evidenzia un problema nella strategia politica che riguarda l'immigrazione infatti se l'immigrato è solo un lavoratore, la sua presenza è tollerata durante il lavoro e mal sopportata fuori del lavoro. La politica dell'abitazione si riduce, nel migliore dei casi ai dormitori vicino ai luoghi di lavoro. Senza essere inserito in una comunità articolata, l'immigrato avrà una difficile vita sociale. Non si integrerà se non avrà alcuni diritti civili fino a quello di cittadinanza, sia pure con specifiche regole per ottenerlo. Passiamo ora al secondo elemento positivo che è di aiuto, cioè quello che riguarda le nascite di bambini da famiglie di immigrati nel nostro Paese che vanno a dare una mano se pur piccola ma utile alla situazione di bassa natalità degli italiani e conseguente futura riduzione della popolazione in età di lavoro(motivo per cui forse non avremo pensioni, ma voglio farvi dormire stanotte quindi cambio disorso). Il terzo e ultimo elemento positivo di cui i telegiornali e gli stessi leader politici parlano poco è l'enorme scambio culturale di cui si può usufruire "gratuitamente"(ho messo tra virgolette immigrazione perchè comunque gli immigrati che non lavorano hanno un costo per i contribuenti) attraverso il fenomeno dell'immigrazione, alla fine si può girare il mondo anche col pensiero e non solo fisicamente no?. Bene, io per oggi ho finito spero che vi sia piaciuto questo pezzo e ci ritroveremo domani per affrontare gli elementi negativi, mi raccomando se avete idee in merito e critiche da pormi che aspettate, fatemi partecipe dei vostri pensieri "vi basta un clik". Auguro a tutti una buona giornata,peace...

La Pasqua porta buone notizie!!!


Ciao a tutti, volevo fare gli auguri di una buona pasqua a tutti i lettori che seguono il mio blog e più in generale a tutte le persone buone nel mondo e volevo approfittare per dire tre cose che per me sono molto importanti, la prima è che bisogna ricordare tutte le persone che hanno perso la vita in Abruzzo, la seconda è che questa sera ho saputo che avrò un cuginetto da parte del mio carissimo Zio M. al quale faccio i miei più sinceri complimenti ed anche alla fortunata compagna mentre la terza consiste nel fare gli auguri di buona Pasqua anche alla mia Lady, che è sempre nel mio cuore e ne approfitto per ricordarle che è la mia vita... E adesso dal romantico ritorno scherzoso per ricordarvi che oggi potete rompermi le uova quanto volete a forza di domande, dubbi e idee, forza, fatevi sentire amici miei...che la pace sia con voi!

sabato 11 aprile 2009

Ma a proposito di religione, ci sono difficoltà ad andare d'accordo?









Ciao a tutti, oggi affronteremo un problema di cui si parla frequentemente, cioè la diversità tra più persone, di cultura, etnia e religione diversa può provocare problemi in una convivenza?
Effettivamente questa domanda è molto interessante, diciamo che ho approfondito questo problema attraverso una esperienza di volontariato molto interessante. Per circa un anno e mezzo sono stato volontario presso un'associazione di volontariato che si chiama "ARCI Solidarietà", nella quale prestavo servizio notturno di assistenza in un asilo che ospitava senza fissa dimora. Quest'ultimi erano stranieri o italiani che a causa di disagi momentanei o permanenti non avevano dimora e quindi per un periodo limitato di tempo avevano a loro disposizione un letto dove dormire e una colazione per poter partire carichi alla mattina e riposati a cercare un posto di lavoro, una sistemazione o una soluzione ai propri problemi. Questa esperienza è stata positiva perchè non mi limitavo solo ad andare a dormire dopo averli fatti entrare nello stabile ma, intrattenevo con loro interessanti conversazioni che mi hanno permesso di conoscere più a fondo modi di vivere, stili di vita, culture e religioni differenti. Diciamo che effettivamente far convevere più persone di cultura e religione diversa, in uno spazio molto piccolo dove è indispensabile comunicare con l'altro, a volte può risultare molto difficile e complicato.
Alla base di questa difficile convivenza vi sono varie cause, la prima è la difficoltà di lasciare le proprie origini culturali per entrare nella nuova società di cui si fa parte nel Paese di destinazione(di arrivo) e assorbire la sua cultura, cercando di integrarsi nel nuovo sistema del quale si fà parte. Una prova di questo sono la formazione di comunità chiuse in se stesse dentro ad uno stato come ad esempio la comunità cinese. Un'altra causa di cattiva integrazione dello straniero a volte può essere legata alla religione, infatti vi sono religioni violente e non violente, e credenti più o meno praticanti e più o meno radicali. Potrei fare vari esempi di religioni violente per esempio ai tempi delle crociate i cristiani si sono imposti molto ma, la cosa che mi stupisce è che ancora oggi ci sono religioni nelle quali alcuni credenti adottano atteggiamenti di questo tipo come quella musulmana, non tutti sono uguali, questo è vero ma nel Corano c'è scritto che tutti devono essere convertiti a questa religione o più che altro che tutti quando nascono sono musulmani, e che se perdono in un certo senso la retta vai possono essere riconvertiti all'islamismo senza costrizione (sura 2,256) o con costrizione (sura 2,191-193, Ayat al-Sayf). In effetti la cosa che fa realmente timore è che ci sono persone che vengono uccise per avere deciso di rifiutare la fede islamica, punite quindi per il famoso peccato dell'apostasia o del peccato di ridda come viene definito nell'Islam(che tra l'altro significa "sottomissione cieca "). Questo vero e proprio reato per la religione musulmana comporta l'applicazione delle pene-hadd (la parola hadd sta a indicare il "limite, confine" imposto da Allah all'operato umano). Il murtadd (apostata) viene sanzionato con la pena capitale se l'atto non sia avvenuto per sfuggire alla morte o a un pericolo grave per sé o per i propri cari e se sia stato compiuto con la precisa intenzione ( niyya ) di abbandonare la "vera fede". Al colpevole viene imposto un periodo di riflessione da compiere in stato di reclusione (le scuole giuridiche divergono circa la durata temporale, anche se l'orientamento è portato a concedere 3 giorni al reprobo) dopo la quale o si torna alla primitiva condizione di musulmano o si affronta la pena di morte.Poi non vorrei spaventare nessuno ma nel Corano ci sono scritte cose molto "pesanti" sugli infedeli tipo :«vane saranno tutte le opere loro in questo e nell'altro mondo, e saran dannati al fuoco, dove rimarranno in eterno» (Cor., II:217); «...saranno empi...» (Cor., III:82); «La loro ricompensa sarà che essi si trarranno addosso la maledizione di Dio e degli angeli e degli uomini insieme» (Cor., III:87); «Coloro che han barattato l'infedeltà con la Fede, non faranno a Dio danno alcuno, ma avranno castigo cocente» Cor., III:177); «Noi gli volgeremo le spalle come egli le ha volte a Noi e lo farem bruciare nell'Inferno: quale tristo andare!» (Cor., IV:115); «Iddio non potrà più perdonarli né guidarli per una retta Via» (Cor., IV:137); «Guai, oggi, a coloro che hanno apostatato dalla vostra Religione: voi non temeteli, ma temete Me!» (Cor., V:3); «... e, senza dubbio alcuno, nell'altra Vita [gli apostati] saran perduti» (Cor., XVI:109). Sono stati gli uomini che, interpretando il corruccio divino, hanno deciso che la pena riservata ai reprobi "rinnegatori" dovesse essere quella capitale. Tutto questo è davvero orribile in un certo senso perchè si è già verificato nel mondo attraverso gli enormi disastri provocati da integralisti islamici e molte volte in Italia da un comune musulmano che uccide per esempio un parente facendo valere il diritto di eseguire per suo conto la pretesa pena coranica di morte, a salvaguardia dell'onore familiare così fortemente vilipeso, senza essere chiamato a renderne conto in giudizio nel proprio Paese di origine ma in Italia si(o almeno si spera). Io per esempio convivo bene con il mio compagno di classe perchè Lui è un po' come un cristiano non praticante altrimenti le barriere fra di noi sarebbero troppo alte per instaurare un legame anche di semplice amicizia perchè verrei considerato in due modi o un non fedele o in una persona passbile di conversione(meglio non trovarsi in quella non passibile eh?). L'ultimo problema che può anche non sembrare così importante è la lingua, infatti per diventare autonoma e per poter interagire una persona straniera deve imparare e sforzarsi di imparare la lingua del Paese di arrivo e di non parlare quella di origine. Il problema della lingua lo si vede spesso in molti stranieri ma molto spesso nei cinesi. Quindi se dovete aiutare qualcuno ad integrarsi tenete d'occhio questi 3 elementi molto importanti e se volete commentare o avete domande che aspettate,scrivetemi....Peace

venerdì 10 aprile 2009

Ma non tovate che nella nostra stessa Italia fra italiani facciamo fatica ad integrarci?

Ciao a tutti sono di nuovo Io, volevo porvi un quesito, secondo voi in Italia fra cittadini italiani ci siamo realmente integrati dopo l'unificazione iniziata da Garibaldi? Effettivamente le differenze tra le varie regioni a livello culturale sono molte, ma alla fine non vi è un detto:- "Paese che vai usanze che trovi?"-. Io ne so qualcosina perchè io sono del super nord e la mia Lady del super sud, è vero che a volte sembriamo venire da due mondi opposti eppure ci siamo perfettamente inegrati l'uno con l'altra e posso dire che Lei è la cosa migliore che potesse mai capitarmi nella vita e se non vi metto la sua foto è solo per mantenere la privacy, perchè oltre ad essere stupenda dentro lo è anche fuori, lungo tutte le sue curve, quindi si potrebbe dire che l'amore distrugge qualunque distanza anche culturalmente parlando? Dai che aspettate scrivetemi...

A proposito di integrazione....


Ciao a tutti oggi vorrei commentare un fatto molto strano che mi è capitato oggi a proposito di integrazione. Questo pomeriggio è venuto a trovarmi un mio compagno di università tunisino, un bravissimo ragazzo,già laureato in Tunisia, musulmano ma, non troppo, un po' come i cristiani che mangiano maiale in quaresima(visto che siamo in tema) lui invece mangia di giorno durante il Ramadan ( رمضان, ramadān) che significa "mese caldo", quest'ultimo è un periodo di trenta giorni, durante il nono mese dell'anno, secondo il calendario mussulmano nel quale si pratica digiuno nelle ore diurne. Il Ramadan, per la rigorosa osservanza del digiuno diurno ostacola il lavoro ed è per questo che il mio compagno mangia perchè deve lavorare come tutti i cristiani(è una battuta ironica per chi non ci arriva)anche se per Lui costituisce comunque un periodo eccezionale dell'anno: la sua sacralità è fondata sulla tradizione già fissata nel Corano, secondo cui in questo mese Maometto avrebbe ricevuto una rivelazione. In origine, il mese di Ramadan era, come il suo nome stesso (il 'torrido') mostra, un mese estivo; ma successivamente Maometto stesso adottò un calendario puramente lunare di dodici mesi che, perciò, cambia posizione anno per anno.
Bene, adesso che vi ho spiegato come si può essere simili in molti comportamenti e vi ho spiegato certe cose molto importanti/interessanti riguardo due culture molto differenti, passo al punto saliente, cioè quello che mi è capitato.
Intanto mia nonna che ha risposto al citofono gli ha dato del marocchino, uno non è una parolaccia marocchino, due non lo è neanche ma, in fondo lei è anziana, quindi si capisce la sua difficoltà ad accettare certe cose, ma la cosa che mi ha colpito è stata un'altra, continuo nel mio racconto...
Io e il mio amico ci andiamo a prendere un gelato in compagnia e mentre ssiamo li a parlare passa il prete del mio paese tira giù il finestrino dell'auto dicendo:-"invece che aiutare solo i marocchini,che ce ne sono di buoni ma anche tanti di cattivi pensa ad aiutare anche gli italiani". Io ve lo giuro sono rimasto a bocca aperta, la prima cosa che ho fatto è stato dire al mio amico che mi dispiaceva ma, lui giustamente ha detto che il prete poteva dire quello che voleva tanto non lo conosceva.
Io lo ho(il mio compagno) apprezzato molto dopo che mi ha risposto così, non voglio dare la colpa ne alla Chiesa, come farebbero in molti ne al fatto che io ho fatto molto volontariato per gli stranieri ma, anche molto per gli italiani e ne parleremo in seguito di quest'argomento. A me è davvero dispiaciuto l'accaduto, volete commentarlo anche voi? a me farebbe piacere... un saluto