martedì 14 aprile 2009

Quali sono le conseguenze negative dell'immigrazione?




Ciao a tutti, riprendiamo il discorso già iniziato e quindi spieghiamo quanti e quali sono gli elementi negativi dell'immigrazione. Gli elementi negativi principali sono tre, il primo è la criminalità, infatti come viene affermato anche nella 18.a edizione del “Dossier Statistico Immigrazione 2008” Caritas/Migrantes, l'immigrazione porta in Italia le cosidette “mele marce” delle diverse collettività immigrate e la criminalità organizzata straniera, che sta prendendo piede anche in collaborazione con le organizzazioni malavitose locali. Ricordo ai gentili lettori che "oltre la beffa c'è anche il danno" poichè, tutte le azioni repressive atte a fermare questa ondata di crimine sono a spese di tutti i contribuenti(anche degli stranieri regolari). Per correttezza vorrei ricordare che anche gli italiani commettono crimini ma, il numero di detenuti stranieri nelle carceri italiane cresce di continuo. Nel 2007, su 94.000 "nuovi ingressi" più di 45.000 erano di stranieri: quasi la metà. Provenienti da 140 Paesi diversi. In maggioranza, com’è agevole immaginare, extracomunitari (in gran parte di un pugno di Stati nord-africani), solo al Sud Italia non ci sono immigrati nelle carceri. Ma proprio questo è un dato considerato di grande interesse per chi lavora alla gestione delle prigioni: se nel Meridione i detenuti sono quasi tutti "locali", al Nord gli stranieri hanno da tempo superato la maggioranza, raggiungendo punte che arrivano al 70 ma anche all’85%, com’è accaduto a Milano dove i non italiani rappresentano ormai la quasi totalità dei "nuovi ingressi".La statistica demografica carceraria disegna dunque un Paese diviso in due cioè, una maggioranza di stranieri al Nord e di italiani al Sud. È una situazione monitorata ed elaborata di continuo dal Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, e alcune relazioni sono già sul tavolo del neo-ministro della Giustizia. A due anni dall’indulto che liberò oltre un terzo dei detenuti, arrivati alla punta massima di 60.710 a fronte di 43.000 posti "regolari", la situazione si sta velocemente riavvicinando a quel record. Secondo dati diffusi pochi giorni fa dal Sappe, principale sindacato della polizia penitenziaria, i carcerati al 31 luglio 2008 erano risaliti a quota 55.250. Le stime del Dap valutano la crescita media a un ritmo di 800 detenuti al mese. Il secondo elemento è il lavoro, infatti noi Italiani ci lamentiamo tanto della crisi economica ma, i posti di lavoro che occupano gli immigrati potrebbero essere occupati da italiani(se solo lo volessero). Il terzo elemento negativo è il costo per noi contribuenti che hanno gli immigrati che ogni giorno arrivano con mezzi di fortuna in Italia perchè non si mantengono da soli. Io se fossi in voi farei un pensierino anche sugli elementi negativi e per concludere vi invito nuovamente a commentare.. peace!

2 commenti:

  1. Il problema riguarda come al solito la scarsa efficacia della legislazione italiana!!! Le leggi non ci sono, e se ci sono non vengono fatte rispettare. Continuiamo a risultare il "paese dei balocchi", dove si può fare tutto ciò che si vuole senza punizioni. Questo viene visto dai clandestini criminali, ma anche dagli italiani criminali, come una grande occasione per fare cose orribili restando impuniti. E' qui che il parlamento italiano dovrebbe intervenire...è ora di far capire a chiunque, clandestini e non, che chi infrange le regole, anche le più banali, verrà punito severamente, senza sconti, senza indulti, senza compassione. Chi sbaglia paga.

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  2. Grazie Giulio per il tuo commento,lo trovo molto interessante continua così..peace

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